Nel riconoscere la finanza sostenibile quale fattore competitivo, la CPdL ha inserito degli obiettivi specifici nel Regolamento d’investimenti per permettere il perseguimento dei propri scopi di redditività, sia nei limiti di un rischio calcolato, sia nel rispetto di riconosciuti principi ESG.

La CPdL chiede che tali principi vengano considerati nel processo d’investimento proprio e in quello dei gestori a cui vengono affidati i mandati. Inoltre, vengono applicate delle specifiche politiche di sostenibilità sia per gli immobili detenuti direttamente, sia per gli investimenti immobiliari indiretti.

Per rafforzare il proprio impegno in ambito di sostenibilità, la CPdL ha consolidato la struttura del proprio portafoglio d’investimenti mobiliari e immobiliari in base a riconosciuti criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Anche per il 2024, Klima-Allianz Schweiz le ha confermato il rating Good Practice per la gestione mobiliare, un risultato che conferma il percorso intrapreso dalla Cassa in materia di sostenibilità. Per quanto riguarda la gestione immobiliare, la stessa Klima-Allianz Schweiz ha assegnato alla CPdL il rating di Avviati i primi passi, a seguito degli importanti investimenti eseguiti e programmati per il miglioramento energetico dei propri immobili.

Il panorama normativo in materia di sostenibilità nel settore finanziario è ancora complessivamente frammentato e non offre disposizioni vincolanti che si applichino alle istituzioni e ai prodotti di tutte le aree del settore finanziario. Il ruolo assunto dall’Associazione Svizzera degli Istituti di Previdenza (ASIP) in questo settore è centrale e lo standard definito per il reporting ESG ha raggiunto lo scopo di promuovere linee guida uniformi per tutte le casse pensioni.

Nell’applicazione dei criteri di esclusione in vigore dal 2021, la CPdL ha chiesto ai gestori responsabili di verificare per ciascun mandato l’allineamento del portafoglio. Inoltre, ove possibile, predilige mandati che applichino un approccio best-in-class.

In merito al controllo della governance, l'esercizio dei diritti di voto e di rappresentanza per società detenute direttamente è stato delegato alla Fondazione Ethos fino a giugno 2024 (si vedano i rapporti visualizzabili in questa pagina).

Al termine del primo semestre 2024, la CPdL ha sostituito i mandati azionari che prevedevano l’investimento diretto in singoli titoli a favore di fondi d’investimento indicizzati. Con questo passaggio, il diritto alla partecipazione all’assemblea e all’esercizio del diritto di voto è passato a ciascun fondo, che lo esercita seguendo principi analoghi a quelli previsti dalla CPdL.

Misurato con la carbon intensity e il carbon footprint, da un’indicazione sull’impatto ambientale degli investimenti effettivi della CPdL, rapportata all’ipotetico impatto ambientale del benchmark al 31 dicembre 2024.

L’intensità di carbonio o carbon intensity è rappresentata dal rapporto tra le emissioni effetto-serra espresse in tonnellate di CO2 equivalente (tCO2) su milioni di USD di ricavi aziendali. L’impronta di carbonio o carbon footprint, è rappresentata dal rapporto tra le emissioni di tonnellate di CO2 equivalente prodotte dagli investimenti su milioni di USD di capitale investito.

Per gli investimenti immobiliari diretti e indiretti, la CPdL applica una politica di sostenibilità specifica, basata sulla qualità dell'ubicazione, sulla qualità degli alloggi e sull’efficienza delle risorse. Per quanto riguarda gli immobili detenuti direttamente, la CPdL si riferisce agli standard CECE per la determinazione dell’efficienza energetica e si pone come obiettivo per il 2027 quello di avere una riduzione dell’intensità energetica di circa il 46% e dell’intensità di CO2 di circa il 70%.

Per quanto riguarda gli immobili detenuti indirettamente, i fondi o le fondazioni immobiliari selezionate dovranno soddisfare i requisiti di sostenibilità analoghi a quelli previsti per gli immobili diretti adottando standard di certificazione di efficienza energetica riconosciuti.